Michelangelo
Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel
1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. La
sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca
sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione
dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera
la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo e riaprono
inoltre la prospettiva, rovesciando quella rinascimentale chiusa dalle
avanguardie del XX secolo. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in
breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare,
già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose
gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti
costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione
teorica.
Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti
in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera,
movimento artistico di cui Pistoletto è animatore e protagonista.
A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi,
azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione
creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni
successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline
e settori sempre più ampi della società. Tra il 1975 e il 1976 realizza nella Galleria Stein di Torino un ciclo di dodici mostre consecutive, Le Stanze, il primo di una serie di complessi lavori articolati nell’arco di un anno, chiamati “continenti di tempo”, come Anno Bianco (1989) e Tartaruga Felice (1992).
Nel 1978 tiene una mostra nel
corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura
ricerca e produzione artistica: Divisione e moltiplicazione dello
specchio e L’arte assume la religione. All’inizio
degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido,
tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere
di Firenze. Dal 1985 al 1989 crea la serie di volumi “scuri”
denominata Arte dello squallore. Nel corso degli anni Novanta,
con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione
Pistoletto e dell’Università delle Idee,
mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto
sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile
della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro
alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università
di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche.
In tale occasione l'artista annuncia quella che costituisce la fase
più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per
la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore,
la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici
che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”.
Nel 2010 è autore del saggio Il Terzo Paradiso, pubblicato in italiano, inglese, francese e tedesco. Nel 2012 si fa promotore del Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, festeggiata ogni anno il 21 dicembre con iniziative realizzate in tutto il mondo. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale Michelangelo Pistoletto, année un - le paradis sur terre. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura.
Nel maggio del 2015 la Universidad de las Artes de L'Avana gli conferisce la laurea honoris causa.
Nello stesso anno realizza un'opera di grandi dimensioni, intitolata Rebirth, collocata nel parco del Palazzo delle Nazioni di Ginevra sede dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Nel 2017 viene pubblicato il suo testo Ominiteismo e Demopraxia. Manifesto per una rigenerazione della società.
Nel 2021 viene inaugurato a Cittadellarte l’Universario, spazio espositivo in cui l’artista presenta le sue più recenti ricerche, e nel dicembre del 2022 è pubblicato il suo ultimo libro, La formula della creazione, in cui ripercorre i passi fondamentali e l’evoluzione del suo intero percorso artistico e della sua riflessione teorica.
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