I Plexiglass

Nel 1964, presso la Galleria Sperone, espone, assieme ad alcuni Quadri specchianti, un nuovo gruppo di sette lavori in plexiglass trasparente e fotografia. Il muro, ad esempio, è costituito da una semplice lastra di plexiglass appoggiata alla parete. Scala doppia appoggiata al muro, composta da due lastre di plexiglass sulle quali sono riportate le fotografie delle due parti di una scala doppia. Tavolino con disco e giornale è un parallelepipedo in plexiglass su cui sono applicate le fotografie di un tavolino, di un disco e di un giornale. Queste due ultime opere riprendono il soggetto di due Quadri specchianti dello stesso periodo. Si tratta di un primo passo nell'esplorazione, all'interno dello spazio reale, di quella nuova dimensione fenomenologica creata dai Quadri specchianti. Il testo di Pistoletto, pubblicato sul catalogo, contiene anche una presa di posizione rispetto all'utilizzo di oggetti comuni in ambito artistico praticato in quegli anni e offre una prima dichiarazione di concettualità dell'arte.

“Mi trovo nel quadro, oltre il muro bucato dallo specchio, anche se non materialmente. Anzi, siccome mi è impossibile entrarci, per indagare nella struttura dell'arte devo fare uscire il quadro nella realtà, creando la finzione di trovarmi oltre lo specchio. [...] È facile in questi anni equivocare sull'identità tra oggetto-reale e oggetto-arte. Una “cosa” non è arte; l'idea espressa della stessa “cosa” può esserlo.”
(M. Pistoletto, I plexiglass, Galleria Sperone, Torino 1964)

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I Plexiglass
Il Muro
Filo elettrico appeso al muro
Scala doppia appoggiata al muro
Filo elettrico caduto
Segnale rosso su plexiglass, sul muro
Tavolino con disco e giornale
Pila di dischi
 MICHELANGELO PISTOLETTO
Opere