Nel corso del 2023 e 2024 Pistoletto presenta una serie di nuovi lavori, per i quali conia il termine “metaopera”, caratterizzati dall’impiego di nuove tecnologie come il QR code e l’Intelligenza Artificiale.
Il QR code è utilizzato da Pistoletto per la prima volta nel 2019 nelle installazioni Visible e The Art of Demopraxy, presentate alla Bienalsur di Buenos Aires. Successivamente il QR code è utilizzato in alcuni Quadri specchianti, nei quali esso inserisce, all’interno della dialettica tra l’immagine fissa di natura fotografica e le mutevoli immagini riflesse prodotte sulla sua superficie, un ulteriore elemento mnemonico, costituito da materiali d’archivio sulla produzione artistica di Pistoletto ai quali i QR code permettono di accedere.
In QR Code Possession - Autoritratto, ad esempio, sull’immagine del corpo dell’artista sono impressi, come tatuaggi, dodici QR code che rimandano a filmati o testi relativi ad alcune tappe fondamentali della sua ricerca.
QR Code Possession - The Formula of Creation Meetings, esposto per la prima volta presso la Galleria Continua di Pechino nel novembre 2023, è costituito da venti QR code colorati dipinti su altrettante tele di grandi dimensioni, simili a una serie di quadri astratti, che rimandano alle registrazioni video di incontri in cui Pistoletto ha discusso, nel corso del 2023, il suo libro La Formula della creazione (2022) assieme a esponenti del mondo dell’arte, della politica, della scienza e della religione. Un’opera simile è QR Code Possession - Nouvelle perspective, quattro QR code colorati stampati su grandi tele, esposti in occasione di una sua mostra personale alla Galleria Continua di Parigi nel 2024, ciascuno dei quali rimanda a uno dei quattro incontri tra Pistoletto e quattro curatori e storici dell’arte tenutisi i primi quattro giorni della mostra.
Nell’opera QR Code Possession – Generative A.I., esposta per la prima volta in una sua mostra personale presso il Castello di Rivoli nel 2023, Pistoletto esplora le potenzialità dell’intelligenza artificiale, considerata dall’artista come un grande specchio che riflette il sapere collettivo accumulato e reso disponibile da Internet. Sei grandi QR code colorati stampati su tela rimandano in questo caso alle risposte formulate da un programma di intelligenza artificiale a sei quesiti posti dall’artista su altrettante opere o aspetti del suo lavoro.
In Metawork - United Portraits, presentato in occasione di una sua mostra alla Reggia di Caserta nel dicembre del 2024, Pistoletto utilizza un programma di intelligenza artificiale per ricombinare i volti di diverse persone, riprendendo un suo lavoro del 1971, intitolato Plagio, realizzato nel contesto di un’articolata collaborazione creativa con Vettor Pisani sviluppatasi tra il 1971 e il 1976. In Plagio un’immagine del volto di Pistoletto e un’immagine del volto di Pisani, sovrapposte e inserite in un lightbox, si fondevano generando un nuovo volto. In Metawork-United Portraits si parte invece dai ritratti fotografici di otto cittadini di Cittadellarte, accoppiati in quattro diverse combinazioni: uomo-uomo, donna-donna, uomo-donna e donna-uomo. Ogni coppia viene fusa tramite un programma di intelligenza artificiale, creando ritratti ibridi che generano nuove identità composite. Questi nuovi volti vengono a loro volta ulteriormente rielaborati, dando vita a ulteriori fusioni e intrecci visivi e identitari. Metawork - United Portraits presenta così, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, quel passaggio dalla dimensione individuale dell’”io” a quella collettiva del “noi” che caratterizza gran parte del lavoro di Pistoletto.